“Panari” e  “Panareddi“


 Il mestiere del  cestaio, anticamente, era molto ricercato perché forniva una vasta gamma di utili contenitori:

“panare” per il trasporto del  pane ; 


“panari” e  “panareddi” per contenere frutti freschi, olive; 


cesti per contenere pane affettato ed altro.


Per realizzare questi manufatti i pochi artigiani rimasti usano virgulti  d’ulivo, di ristinco (vinchi) e canne che attorcigliano e intrecciano con grande pazienza.

Il cestaio realizza, anche “cannizzi”, fatti con  canne tagliate ed intrecciate. Si usano ancora  oggi per essiccare pomodori, peperoni, fichi, zucchine e melanzane.

Nel  nostro paese nel Salento i cestai  realizzavano anche tende in giunco, per ripararsi dal sole e dalle mosche.

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