Frisella Salentina


 Stando a una leggenda, la frisella fu portata in Italia da Enea, quando l’eroe cantato da Virgilio nell’Eneide sbarcò sulle coste salentine di Porto Badisco tuttavia, secondo fonti storiche documentate, le prime notizie delle “friseddhe” si hanno al tempo delle Crociate, quando i cavalieri, che salpavano dai porti pugliesi alla volta della Terra Santa, si servivano di questo prodotto a basso costo e dalla lunga conservazione, commestibile non appena bagnato in acqua e ideale per le faticose traversate.Per questo motivo la frisa è nota come “pane dei Crociati”, anche se si tratta di un biscotto (ovvero, cotto due volte) di farina di grano duro o di orzo. Col tempo, nonostante la sua origine popolare, fino al primo dopoguerra la frisella di farina era un’esclusiva delle famiglie benestanti, a differenza di quella di orzo che, invece, compariva più spesso sulle tavole contadine.

Accompagnata con i ricci di mare in riva al mare è una vera delizia 😋


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